Storicamente è un momento complesso per via della soppressione del Convento Domenicano, avvenuta nel 1808, con la quale la comunità esistente fu dispersa e i pochi frati ancora vivi si avviarono verso qualche comunità ancora in vita oppure ridotti al secolo. La proprietà della comunità domenicana fu assegnata alla pubblica amministrazione edopo qualche anno, al Comune di Castellaneta che trasferì in poco tempo nel grande complesso del Convento. La chiesa invece rimase chiusa e fu abbandonata per molti anni. Ma poiché era una chiesa grande, dopo 10 anni fu riaperta e fu affidata al Reverendo Canonico Don Francesco Gigante.

Con il rivitalizzarsi delle attività liturgiche e pastorali ritornò l’idea di un nuovo sodalizio confraternale. E fu suggerita dai Padri Missionari la costituzione di una nuova Confraternita che cominciò ad operare nel 1823, aggregando un numero di confratelli sempre più grande, fino ad essere riconosciuta, nel 1832, con il nome di Congregazione del Santissimo Rosario.